Vescovi e laici: tutti sotto terra nella sorprendente visita alle catacombe!

Catacombe di Roma

Il Sinodo ha fatto una pausa per portare i suoi partecipanti in un emozionante pellegrinaggio alle Catacombe di San Sebastiano, San Callisto e Santa Domitila. Questi luoghi antichi e sacri custodiscono le tombe dei Papi, dei martiri e dei cristiani dei secoli III e IV.

Durante la visita, molti erano visibilmente emozionati, specialmente il vescovo cinese Juan Bautista Yang Xiaoting, che per la prima volta ha avuto l’opportunità di visitare questi luoghi ricchi di storia. L’obiettivo di questa pausa era quello di ricollegare i partecipanti alle radici della fede delle prime comunità cristiane di Roma.

I partecipanti, pronti per l’esperienza, si sono addentrati nelle profondità delle catacombe. A 15 metri sotto terra, hanno potuto osservare da vicino le tombe dei Papi dei secoli III e IV e hanno anche toccato antichi graffiti raffiguranti pesci, colombe e ancore.

La visita ha previsto anche un momento di riflessione e preghiera nella Basilica di San Sebastiano. Qui, monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, ha accolto i partecipanti sottolineando l’importanza di questi luoghi nel rappresentare una visione storica e spirituale della Chiesa.

Nella Basilica, il cardinale Jean-Claude Hollerich ha ricordato la vita dei primi cristiani a Roma e il sacrificio dei martiri sepolti nelle catacombe. Ha evidenziato che il pellegrinaggio alle catacombe rappresenta una connessione con la realtà delle chiese moderne e ha esortato tutti a trovare il vero significato del cammino divino nelle loro vite quotidiane.

Durante il pellegrinaggio, i partecipanti sono stati divisi in gruppi linguistici e hanno seguito percorsi appositamente progettati per loro. Per il gruppo italiano, il percorso ha incluso una sosta al Museo di San Sebastiano, che ospita sarcòfagi del V secolo. Molti si sono meravigliati e hanno espresso stupore mentre procedevano attraverso i corridoi scavati nella roccia, soprattutto coloro che non avevano mai avuto l’opportunità di visitare tali luoghi storici prima d’ora.

Questo viaggio alle catacombe non è stato solo un’occasione per ricollegarsi alle radici della fede cristiana, ma anche un momento di riflessione su come la Chiesa possa affrontare le sfide contemporanee. Ha offerto ai partecipanti una pausa dallo stress del Sinodo, permettendo loro di meditare sulla storia e sul profondo significato della loro fede.

Dopo il pellegrinaggio alle catacombe, l’entusiasmo tra i partecipanti era palpabile. Molti hanno scambiato impressioni e riflessioni sul significato profondo del viaggio appena concluso. La visita alle catacombe ha evocato immagini di una Chiesa primitiva, dove la fede era una questione di vita o di morte e il messaggio di Cristo si stava diffondendo rapidamente nonostante le persecuzioni.

Era evidente che per molti partecipanti, questo non era solo un viaggio nella storia, ma anche un momento di riflessione personale sulla propria fede e sul ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo. Le domande sul ruolo della Chiesa nella società moderna e su come essa possa affrontare le sfide del nostro tempo sono diventate ancor più pressanti.

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